
Smart Speaker: i pro e i contro di avere tecnologie intelligenti in casa
È sempre più comune trovare nelle nostre case degli smart speaker, dispositivi come Amazon Echo e Google Home. Questi altoparlanti intelligenti sono stati brevettati per agire da assistenti personali; il loro raggio d’azione può partire infatti da semplici comandi fino a vere e proprie dinamiche di domotica.
Cosa sono gli smart speaker
Quando nel 2016 Amazon ha presentato il primo dispositivo Echo con il sistema di controllo vocale Alexa, abbiamo fatto un passo in avanti verso quei sogni un po’ fantascientifici, nello specifico quello di controllare dispositivi tecnologici con semplici comandi vocali.
Dopo soli tre anni gli assistenti personali digitali sono molto diffusi nelle case di tutto il mondo. Per fare un esempio, i sistemi compatibili con il software di Alexa sono 20.000, con più di 3.500 brand diversi.
Gli smart speaker di cui parliamo sono dispositivi wireless con un sistema di controllo vocale integrato. Essi posseggono forme di intelligenza artificiale.
Le funzioni degli smart speaker
Le funzioni più semplici degli smart speaker sono quelle di controllare playlist, impostare timer e sveglie, cambiare canale al televisore. A parte queste funzioni, gli smart speaker possono controllare varie funzioni nella casa, come l’accensione e lo spegnimento di luci, elettrodomestici, o informarti delle condizioni meteorologiche, ricordarti un appuntamento, prenotare un taxi, e persino raccontarti una barzelletta.
Questi assistenti sono in grado di assimilare qualsiasi comando e compiere le azioni necessarie a svolgerle.
Alcuni tipi di smart speaker hanno anche funzioni per sorvegliare abitazioni o gestire tipi di serrature elettroniche.
Problematiche di sicurezza degli smart speaker
Oltre alle meravigliose innovazioni che un sistema smart speaker può apportare alle nostre abitazioni, ci sono delle problematiche di sicurezza da tenere in conto. Altri dispositivi come smartphone o PC, affrontano rischi simili, dopotutto.
Per utilizzare al meglio questo genere di tecnologia bisogna infatti affidare ad essa una serie di dati sensibili (indirizzo di casa e di lavoro, rubriche telefoniche, etc.). Se poi inseriamo nell’immagine di insieme questioni come ad esempio il controllo delle serrature, la questione inizia a ricoprire l’intera nostra sicurezza domestica. I sistemi di assistenza digitale, inoltre, hanno talvolta la capacità di registrare i comandi da noi pronunciati, inviando i dati ai server delle società di produzione.
Le principali problematiche sono quindi legate alla possibilità di hackeraggio di tali dispositivi, con seri danni alla privacy e ai nostri dati sensibili.
Come limitare i rischi nei sistemi smart speaker
Premesso che chi decide di utilizzare tali tecnologie non può pretendere di mantenere al 100% al sicuro la propria privacy, vi sono dei modi per limitare il rischio di spiacevoli conseguenze:
1. Mettere il muto ai dispositivi quando non vengono utilizzati.
Non c’è infatti alcun motivo per il quale i microfoni debbano essere sempre in ascolto. Quando c’è una necessità possono essere riattivati semplicemente.
2. Non connettere agli speaker account con informazioni particolarmente sensibili.
3. Comprendere e settare per bene le impostazioni del dispositivo.
4. Controllare la propria linea WiFi; se infatti al dispositivo è connessa già una linea a rischio, è conseguente il rischio al quale viene sottoposto anche lo speaker. È sempre bene utilizzare una rete Wi-Fi crittografata WPA2. Ovviamente, oltre al WiFi, anche tutti gli altri dispositivi smart connessi devono essere controllati con attenzione.
5. Cancellare le registrazioni vecchie e le cronologie, per limitare ancora di più i rischi.
6. Fortificare le password d’accesso. Una password complessa può sempre aiutare a proteggere il proprio dispositivo. L’autenticazione a due fattori può impedire a chiunque sia riuscito ad avere accesso all’account di ascoltare in remoto.
Gli smart speakers corrono il rischio di essere violati e i cyber criminali non smetteranno probabilmente mai di cercare di cercare in essi le più svariate vulnerabilità. Ma fare attenzione al tipo di informazioni che vengono condivise con l’assistente digitale è un modo astuto per godere solo dei grandi benefici che tale tecnologia può portare nelle nostre case.