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Smart City: la situazione italiana

Smart City: la situazione italiana

Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di Smart City. Di cosa si tratta? In che modo il mondo dell’IoT ha cambiato le nostre vite? Il viaggiare di massive quantità di dati può rappresentare un problema per la privacy? Vediamolo insieme in questo articolo.

Cosa sono le Smart City?

Parliamo da anni di città intelligenti, ma cosa sono effettivamente? La definizione di smart city è cambiata con l’evolversi del concetto. Mentre all’inizio rappresentava semplicemente i progressi digitali applicabili alle città, oggi il discorso è più ampio.
La nascita del settore Internet of Things (una rete di dispositivi connessi e interconnessi) ha rivoluzionato il settore.
Una smart city, infatti, non usa solamente tecnologie digitali. Queste città si prefigurano anche obiettivi come la riduzione delle emissioni, un corretto utilizzo delle risorse e l’ottimizzazione dei sistemi di funzionamento.
Ciò tocca tutti i settori che compongono una città: dai trasporti urbani smart, alle energie rinnovabili, fino al controllo de traffico e dello smaltimento dei rifiuti. In ultima analisi, ad oggi si definisce una città smart quella che gestisce intelligentemente risorse e sistemi, al passo con la tecnologia ed economicamente competitiva.

Cosa ne pensano gli italiani delle Smart city?

Secondo un recente studio di Intel solo un italiano su due sa come definire una città intelligente. Questo concetto è infatti relativamente nuovo.
Il 13% dei cittadini italiani, però, pensa di vivere in città smart. Milano al primo posto, con una valutazione di 6/10. A seguire Bologna, Padova, mentre la capitale è al decimo posto, preceduta da Napoli, Genova e Catania.
Ma non sono questi gli unici dati raccolti. Nello studio infatti risulta che in generale il popolo del Bel Paese è positivo nei confronti del futuro. Il 68% pensa che la propria città sarà molto più smart nei prossimi 10 anni.

I fondi del PNRR come incentivo per il progresso

I dati dell’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano presentano un forte interesse verso il progresso.
il 28% dei comuni ha messo in piedi almeno un progetto nell’ambito della digitalizzazione. Se si parla di città più grandi, la percentuale sale al 50%. Numeri importanti, che addirittura si pensa cresceranno del 33%.
Entro il 2024 gli investimenti sulle smart city aumenteranno, anche grazie alla spinta dei finanziamenti del PNRR. Oltre 10 miliardi sono infatti dedicati all’innovazione.

Ma quali sono i progetti messi in campo nelle città italiane?

La maggior parte dei progetti presentati per rendere le proprie città intelligenti riguardano il controllo e la sicurezza del territorio. In quest’ambito sono il 58% dei progetti censiti.
Si parla molto poi di trasporti smart e illuminazione pubblica.
Purtroppo, però, le sfide sono molte. La rivoluzione del digitale dev’essere appoggiata da un mercato di professionisti con competenze, risorse economiche, alleggerimento burocratico.
I passi da fare sono tanti, e l’impegno da infondere sostanziale. Per fortuna, siamo già sulla buona strada.