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L’Italia nel mondo della cyber defence

L’Italia nel mondo della cyber defence

L’Italia nel mondo della cyber defence

A che punto la situazione del nostro paese nell’ambito della cyber defence?

Abbiamo parlato in precedenza della rivoluzione digitale e degli enormi cambiamenti che ha portato con sé; fra questi l’Internet of Things, ma anche la nascita di nuove figure professionali esperte di cyber security all’interno delle aziende.

Aggiornarsi nel mondo post-rivoluzione digitale

Nel mondo della cyber security, la sfida è adeguarsi.
Per ogni nazione è necessario adeguarsi alle misure di sicurezza degli altri paesi, ma anche alla velocità con la quale i cyber criminali sviluppano nuove tecniche di attacco.
La velocità del mondo digitale ci costringe ad aggiornare e migliorare costantemente ogni prestazione.

Ogni stato deve costruire un sistema di cyber defence

La rivoluzione digitale e i concetti di cyber defence e cyber resilience sono entrati a far parte delle agende politiche di tutti i governi del mondo, ai quali si pone la sfida di gestire i cyber threats incombenti.
Ogni stato è tenuto a costruire efficacemente il proprio sistema di cyber defence, e a verificare la sua efficacia periodicamente.

Anche l’Italia si aggiorna sempre più in materia di cyber defence, partecipando a esercitazioni internazionali, organizzate sia in ambito civile che militare.

Cyber defence: Cyber Europe 2018

Un importante evento che si tiene ogni due anni è la Cyber Europe, la cui ultima edizione si è svolta nel 2018.

L’evento è organizzato dalla ENISA (Agenzia europea della sicurezza informatica e delle reti), e prevede esercitazioni in campo cyber che uniscono professionisti del mondo dell’IT, delle aziende e team specializzati nella gestione di situazioni di crisi.
Ogni esercitazione costruisce uno scenario simulante incidenti che possono trasformarsi in importanti crisi nazionali e europee.
In tal modo vengono messi alla prova i piani di continuità operativa e le procedure di gestione delle crisi.

L’Italia nella simulazione di cyber defence

L’Italia, durante tale evento, è stata coordinata per la prima volta dal NSC (Nucleo per la Sicurezza Cibernetica), organo che gestisce le questioni cyber security, costituito presso il Dipartimento delle informazioni della sicurezza (DIS), operante per il Presidente del Consiglio e il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR).

La simulazione creata andava a gestire un attacco informatico diretto verso le infrastrutture che controllano il traffico aereo.
Uno scenario che ha coinvolto 30 paesi e più di 900 specialisti europei di cyber security, operanti su una piattaforma comune, creata appositamente e nella maniera più realistica possibile.

La Cyber Coalition della NATO

L’Italia ha inoltre partecipato all’esercitazione Cyber Coalition, sempre nel 2018, organizzata dalla NATO.
L’undicesima edizione di tale evento ha visto circa 700 professionisti e 28 paesi che hanno collaborato coordinati dall’Allied Command Trasformation (ACT) della NATO.

Cyber defence: gli scenari della Cyber Coalition

Negli scenari sono stati simulati diversi tipi di violazione delle reti informatiche NATO, e cyber attacchi verso infrastrutture critiche come ad esempio i sistemi ferroviari.
L’obiettivo della manifestazione era la protezione del “Cyberspazio dell’Alleanza”.
La partecipazione italiana ha avuto luogo presso la sede del Comando a Roma, coinvolgendo il team nazionale composto da membri del CIOC (Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche) e delle FF.AA. (Forze armate italiane).

Le altre esercitazionie il futuro della cyber defence

Sono diversi gli eventi esercitativi organizzati da enti militari.

L’Italia partecipa attivamente a molti di essi, come la Bold Quest, organizzata dal Dipartimento della Difesa USA e la CETATEA, organizzata in Romania.
Tale esercitazioni puntano a migliorare la sinergia nel settore militare, fra i vari dipartimenti, e a rafforzare la cyber defence.

Negli ultimi anni sono in forte crescita le iniziative di cyber defence internazionali per incrementare la collaborazione fra le nazioni.

Il nostro Paese, sempre attivo nella partecipazione, sta sviluppando una nuova consapevolezza riguardo le tematiche di sicurezza informatica.
Il futuro è quindi nel costante aggiornamento di assetti per il miglioramento della cyber defence, non solo nazionale, ma anche internazionale.