
Hai letto e riletto il titolo e ti stai domandando che c’entra la Casa de Papel con la sicurezza della tua azienda? La risposta è Gestione del rischio: ovvero l’elemento fondamentale alla base di qualsiasi declinazione della sicurezza.
Le vicende della banda con la maschera di DalÍ stanno incollando agli schermi milioni di persone ma, oltre la storia, la serie ci dà un’eccellente opportunità per fare una riflessione sulla sicurezza aziendale.
Quello che accomuna la sicurezza, sia essa di una banca, di un’azienda, di una casa o della zecca spagnola è la presenza del rischio. Si pensi al rischio di intrusione, al rischio di incendio, di cortocircuito di un impianto, tentate effrazioni o rischi di furto, e al ruolo dei sistemi di sicurezza prima e durante un furto, un tentativo di effrazione o un atto criminoso.
Gestione del rischio e sicurezza
Le videocamere di videosorveglianza, le guardie giurate, le porte blindate e gli allarmi possono fallire se non fanno parte di un sistema di sicurezza progettato sulle specifiche necessità del sito da proteggere. Qualsiasi sia il sistema di sicurezza adottato, va contestualizzato in un preciso piano di gestione del rischio. La storia del Professore e della sua banda ci insegna che la sicurezza è solo la parte finale della gestione del rischio.
La gestione del rischio parte dal possibile obiettivo del crimine
Prendiamo ad esempio il colpo organizzato nella serie, dove l’obiettivo sono delle banconote. La stessa messa in opera del crimine richiede quindi una conoscenza approfondita dell’intera situazione.
Bisogna pianificare il colpo sincronizzare al millesimo di secondo le risorse umane e materiali, calcolando ogni variabile possibile. Bene, con meno violenza e sofisticazione, la stessa minuziosa preparazione serve anche a chi la sicurezza la deve gestire.
Cosa dobbiamo prendere in considerazione per proteggere un bene da un furto?
Anche stavolta prendiamo in esame il colpo del Professore, Tokio, Rio &Co. Possiamo rintracciare alcune dinamiche coerenti con qualsiasi altra tipologia di furto. In particolare le probabilità che qualcosa venga rubato hanno sempre a che vedere con alcuni fattori:
- Quanto la merce è preziosa
- Quanto è facile da reperire
- Quanto è voluminosa e pesante
- Come può essere trasportata
- Dove viene raccolta
- Quando e dove transita
- Come è possibile accedervi
- Chi e come monitora il trasporto
- Quali sono gli strumenti di sicurezza fisica da eludere
- Quante sono le persone coinvolte
La gestione del rischio
Gestire il rischio vuol dire quindi identificarlo, comprenderlo, limitarlo controllarlo e minimizzare le possibilità che si verifichi.
Non possiamo eliminare un rischio, il rischio nullo non esiste e neanche il maggiore esperto di sicurezza potrebbe eliminarne del tutto l’incidenza. Il rischio è ovunque in qualsiasi impresa, edificio, infrastruttura o attività.
Minimizzare il rischio
Quello che si può fare, con l’aiuto di system integrator specializzati in sicurezza è minimizzare il rischio. Proprio per questo motivo bisogna concentrarsi sulle vulnerabilità.
Quando valutiamo le vulnerabilità, dobbiamo pensare ad un margine di miglioramento.
Se non comprendiamo e applichiamo il miglioramento entro un certo margine di tempo, questa mancanza può combinarsi ad un incidente, qualcosa di inaspettato che sfugge al nostro controllo, in questo caso un tentativo di furto, e diventare un disastro da intendersi come una perdita in tutte le sue prospettive: operativa, economica, un danno di immagine, un danno sociale.
La Casa di Carta ci mostra come non possiamo evitare che un incidente si verifichi. Un incidente di per sé non è che un evento evitabile, come una banda che decide di infiltrarsi in una fabbrica di banconote e fare ostaggio degli impiegati.
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Come gestire le vulnerabilità?
Possiamo lavorare alle vulnerabilità? Sicuramente sì, per questo è necessario identificarle, analizzarle e controllarle.
Per dirla con i personaggi della serie, gestione del rischio significa pensare a come complicare la vita di Berlino, una volta dentro la zecca, oppure impedire al Professore di conoscere i rischi dell’operazione e minimizzare le proprie vulnerabilità.
Va infatti da sé che se il Professore ha potuto pianificare con tanto anticipo l’attacco è perché le misure di sicurezza della zecca sono considerate solide e infallibili e come ricorda il proverbio “la fiducia uccide l’uomo”.
fonte: puntobiz.com